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Stimolazione transcranica a corrente alternata per il trattamento della depressione: un trial controllato randomizzato

La depressione è un disordine mentale altamente prevalente che pone un alto peso sulla società e aumenta il rischio di suicidio. Nonostante siano disponibili antidepressivi e psicoterapie, questi sono solo parzialmente efficaci nel trattamento della depressione e più del 20% dei pazienti non rispondono a questi interventi. La stimolazione magnetica transcranica (TMS), come evidenza di livello A (efficacia definita), ha recentemente ricevuto attenzione come trattamento non farmacologico per pazienti con depressione che non rispondono al trattamento farmacologico. Tuttavia, i risultati della procedura TMS in differenti trials sono stati inconsistenti e il rischio di crisi epilettiche sono stati riportati essere bassi. Un’altra ampiamente utilizzata stimolazione non invasiva craniale con elettroterapia, la stimolazione transcranica a corrente diretta (tDCS), come evidenza di livello B (efficacia probabili), ha mostrato effetti migliori del placebo nel ridurre i sintomi depressivi in pazienti con depressione unipolare, ma ha anche provocato nel 3% dei pazienti (2 su 72) mania/ipomania di nuova insorgenza. Sia la TMS che la tDCS potrebbero avere potenziale per il miglioramento cognitivo.
La stimolazione transcranica a corrente alternata (tACS) è un altro metodo di stimolazione cranica elettroterapica che fornisce stimolazione encefalica attraverso l’applicazione di correnti elettriche a intensità cambiante sullo scalpo per regolare l’eccitabilità corticale e l’attività cerebrale spontanea. Al confronto con la tDCS, la tACS sembra avere un vantaggio in quanto comporta meno esperienza sensoriale e ha meno effetti avversi conosciuti. Nonostante la tACS sia considerata come un promettente metodo per trattare pazienti con depressione, l’evidenza della sua efficacia rimane limitata. Alcuni studi hanno valutato la tACS per il trattamento della depressione, ma l’interpretazione è incerta a causa della mancanza di rigore metodologico. Tramite elettrodi collocati a livello di fronte e mastoide, la tACS (con una frequenza di 77,5 Hz) ha un effetto anti-nocicettivo, attraverso l’aumento dei livelli di beta endorfina e neurotrasmettitori (inclusa la serotonina) nel liquido cefalo rachidiano, tronco encefalico, ipotalamo e corteccia. Alcuni di questi cambiamenti si pensano essere i meccanismi neurobiologici per il miglioramento dei sintomi depressivi. Pertanto, gli autori pensano che la tACS a una frequenza di 77,5 Hz possa avere un effetto terapeutico sugli adulti con depressione maggiore.
Uno studio pilota degli stessi autori, nel quale hanno applicato una frequenza di 77,5 Hz e una corrente di 15 mA a livello della regione frontale e di entrambe le regioni mastoidee (n=30 nei gruppi sham e attivo), ha mostrato che la tACS possiede buona eseguibilità e accettabilità in pazienti mai trattati farmacologicamente con un primo episodio di disordine depressivo maggiore (MDD). Inoltre, i pazienti depressi hanno diversi decorsi clinici, come un primo episodio vs. episodi ricorrenti, malattia acuta vs. cronica, risposta al trattamento vs. non risposta. Ciascun differente gruppo di pazienti possiede differente risposta al trattamento e distinta prognosi. Pertanto, nello studio attuale si è posto lo scopo di utilizzare un più alto numero di pazienti con un primo episodio di MDD mai trattato farmacologicamente per esaminare l’efficacia e la sicurezza di tACS, con una frequenza di 77,5 Hz e una corrente di 15 mA a livello della regione frontale e di entrambe le regioni mastoidee. Gli autori hanno ipotizzato che la tACS attiva abbia un effetto antidepressivo significativamente maggiore rispetto alla tACS sham. Hanno anche postulato che non ci sia una differenza significativa nell’incidenza di eventi avversi tra i due gruppi.

Con un design randomizzato, in doppio cieco e sham-controlled, sono stati arruolati 100 pazienti e assegnati casualmente a ricevere 20 sessioni di stimolazione quotidiane di 40 minuti sham o attiva (n=50 per ciascun gruppo) in quattro settimane (Sett. 4)consecutive e sono stati seguiti per altre quattro settimane (Sett. 8) per valutare la sicurezza ed efficacia senza stimolazione. L’outcome primario è stato un tasso di remissione definito come un punteggio ≤ 7 al Hamilton Depression Rating Scale (HDRS-17) alla Sett. 8. Analisi secondarie sono state i tassi di risposta (definito come una riduzione > 50% di HDRS-17), cambiamenti nei sintomi depressivi e severità dalla baseline alla Sett. 4 alla Sett. 8 e tasso di eventi avversi. I dati sono stati analizza con un approccio intention-to-treat.
Hanno completato lo studio 49 pazienti del gruppo attivo e 46 del gruppo sham. 27 pazienti su 50 (54%) del gruppo attivo e 9 su 50 (18%) del gruppo sham hanno ottenuto la remissione alla fine della Sett. 8. Il tasso di remissione era significativamente più alto nel gruppo attivo al confronto con quello del gruppo sham, con un tasso di riechio di 1,78. Al confronto con il sham, il gruppo attivo aveva un tasso di remissione alla Sett. 4 significativamente più alto, lo stesso per tassi di risposta alle Sett.4 e 8 e più grande riduzione dei sintomi depressivi dalla baseline alle Sett.4 e 8. Eventi avversi sono stati simili nei due gruppi.

Studi precedenti su tACS per il trattamento della depressione hanno indicato che possa essere un intervento efficacie per vari tipi di depressione, tra cui MDD con o senza trattamento farmacologico precedente, primo episodio di MDD in pazienti mai trattati, MDD resistente al trattamento e depressione bipolare. Tuttavia, dato il design limitato e l’inadeguatezza del blinding o della misura campionaria, quegli studi non possono fornire un’evidenza convincente che tACS abbia un effetto terapeutico nella depressione. Al contrario, in questo studio è stata usata una metodologia rigorosa. Ha dimostrato che la tACS ad una frequenza di 77,5 Hz e una corrente di 15 mA abbia un effetto terapeutico clinico in pazienti con primo episodio di MDD mai trattati farmacologicamente.
La sicurezza è una preoccupazione quando si utilizzano correnti. Nel presente studio, il 95% (98/100) dei partecipanti hanno completato il periodo di studio di 8 settimane. Pertanto, il tasso di abbandono del presente studio è del 5%, molto meno del 20% stimano in fase di design, suggerendo che i parametri di tACS utilizzati siano sicuri e ben tollerati. La maggior parte degli effetti collaterali erano lievi. Inoltre, non ha causato disorientamento, perdita di memoria o deficit cognitivi, che sono tra i più comuni reazioni avverse alla terapia elettroconvulsiva.
Si richiedono studi futuri per investigare il ruolo della tACS per il trattamento di depressione ricorrente e refrattaria. Intanto, tACS con vari parametri di stimolazione (tra cui differenti frequenze, correnti e montaggio di elettrodi) nella depressione necessitano ulteriore esplorazione.

Transcranial alternating current stimulation for treating depression: a randomized controlled trial

Hongxing Wang, Kun Wang, Qing Xue, Mao Peng, Lu Yin, Xuecun Gu, Haixia Leng Juan Lu, Hongzhi Liu, Di Wang, Jin Xiao, Zhichao Sun, Ning Li, Kai Dong, Qian Zhang, Shuqin Zhan, Chunqiu Fan, Baoquan Min, Aihong Zhou, Yunyan Xie, Haiqing Song, Jing Ye, Aihua Liu, Ran Gao, Liyuan Huang, Lidong Jiao, Yang Song, Huiqing Dong, Zichen Tian, Tianmei Si, Xiangyang Zhang, Xinmin Li, Atsushi Kamiya, Fiammetta Cosci Keming Ga and Yuping Wang

https://academic.oup.com/brain/article/145/1/83/6555934

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