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Associazione tra disordini correlati allo stress e conseguenti malattie neurodegenerative

Lo stress cronico e una risposta deregolata allo stress sono stati suggeriti influenzare la patogenesi di patologie neurodegenerative come malattia di Alzheimer e malattia di Parkinson in studi animali. Studi epidemiologici supportano che l’esposizione allo stress, incluso lo stress della vita quotidiana, lavorativo, degli eventi della vita e traumatico, sia associato a rischio di demenza, mentre i risultati per la malattia di Parkinson sono inconsistenti. La potenziale associazione tra eventi stressanti della vita e la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) non è supportata da studi precedenti, ma questa associazione è sotto esplorata al momento.
I disordini correlati allo stress sono definiti non solo dai loro sintomi, ma anche dalla presenza di almeno uno stressor causale. Un evento della vita stressante e l’associato distress psicologico potrebbero condurre a una diagnosi di disordine dell’aggiustamento, mentre un evento traumatico pericoloso potrebbe condurre a un’immediata e transitoria reazione acuta allo stress o disordine da stress post traumatico cronico (PTSD). Questi comuni disordini psichiatrici sono stati associati a numerose conseguenze a lungo termine sulla salute fisiologica, in modo predominante a malattie cardiovascolari. Riguardo l’associazione tra disordini correlati allo stress e le malattie neurodegenerative, studi su veterani maschi e studi di coorte sulla popolazione generale, hanno dimostrato che PTSD è associato a un aumento del rischio di demenza. Un recente studio con controllo limitato per disordini familiari ha anche fornito evidenza per un’associazione tra disordini correlati allo stress e demenza. Tuttavia, si conosce poco riguardo l’associazione tra disordini correlati allo stress e altre malattie neurodegenerative. PTDS e il disordine dell’adattamento sono stati mostrati essere associati a un aumentato rischio di malattia di Parkinson, mentre i disordini correlati allo stress non sono stati trovati essere associati a rischio di SLA.
In quanto i disordini dell’adattamento e la reazione acuta allo stress occorrono più di frequente rispetto a PTSD, valutare l’associazione di questi disordini con le malattie neurodegenerative è importante. Inoltre, pochi studi hanno esaminato i sottotipi di demenza e altre malattie neurodegenerative di differenti eziologie. Dato che molti studi precedenti su PTSD erano basati su campioni di maschi con traumi correlati alla guerra o al combattimento che si differenziano in modo sostanziale da quelli della popolazione generale, studi sulla popolazione generale sono quindi estremamente utili. Pertanto, lo scopo di questo studio è stato quello di esaminare l’associazione tra un range di disordini correlati allo stress (PTDS, reazione acuta allo stress, disordini dell’adattamento e altre reazioni allo stress) e il conseguente rischio di una malattia neurodegenerativa (incluse demenza, disordini parkinsoniani e SLA), usando una coorte di popolazione accoppiata a fratelli. Data l’associazione tra disordini correlati allo stress e malattie cardiovascolari e deficit cerebrovascolare, gli autori si sono posti anche l’obiettivo di testare se l’associazione tra malattie neurodegenerative primarie e malattie neurodegenerative con componente vascolare primaria.

Questo studio è stato condotto in Svezia usando dati da un registro di salute nazionale, incluso lo Swedish National Patient Register. Sono stati identificati individui che hanno ricevuto la prima diagnosi di disordini correlati allo stress tra l’1 gennaio 1987 e il 31 dicembre 2008. Questi individui sono stati confrontati con la popolazione generale e con in loro fratelli. Il follow-up è iniziato all’età di 40 anni o 5 anni dopo la diagnosi di disordini correlati allo stress. I disordini neurodegenerative sono stati identificati attraverso il National Patient Register e classificati come primari o vascolari. La malattia di Alzheimer, la malattia d Parkinson e la SLA sono state valutate separatamente.
La coorte ha incluso 61.748 individui esposti e 595.335 individui non esposti accoppiati. Nella coorte dei fratelli sono stati inclusi 44.839 individui esposti e i loro 78.482 fratelli non affetti. Al confronto con gli individui non esposti, gli individui con disordini correlati allo stress hanno presentato un più alto rischio di malattie neurodegenerative. L’aumento del rischio è risultato essere maggiore per le malattie neurodegenerative vascolari che per le malattie neurodegenerative primarie. Un’associazione statisticamente significativa è stata trovata per la malattia di Alzheimer, ma non per la malattia di Parkinson o la SLA.
L’evidenza che gli individui con disordini correlati allo stress presentino un rischio aumentato di sviluppare malattie neurodegenerative ha il supporto di studi precedenti. Tuttavia, la maggior parte era focalizzato solo su PTDS e demenza e spesso derivavano da studi su veterani maschi, che si differenziano in modo sostanziale dalla popolazione generale e in termini di esposizione al trauma. Questo è al momento il primo studio che considera tutti i disordini correlati allo stress e il rischio delle più comuni malattie neurodegenerative. Dati i risultati comparabili tra le coorti di popolazioni e di fratelli, questo studio suggerisce che l’associazione tra disordini correlati allo stress e le malattie neurodegenerative non possa essere spiegato da fattori familiari condivisi dai fratelli.
Meccanismi biologici sono stati suggeriti per spiegare l’associazione tra stress e neurodegenerazione. Stress cronico, ripetuto o inteso può condurre a un deficit dell’asse ipotalamo-ipofisi-adrenergico e ad alterati livelli ormonali. È stato suggerito che, tramite l’aumento dei livelli di cortisolo, lo stress può indurre l’attivazione di microglia e astrociti così come indurre la sovraproduzione di citochine proinfiammatorie e stress ossidativo. Questo processo può condurre a neuroinfiammazione cronica e conseguente aumentato rischio di malattie neurodegenerative. Lo stress psicologico è stato anche associato a deficit cerebrovascolare, possibilmente attraverso meccanismi simili. inoltre, le malattie cardiovascolari sono tra le più ben stabilite conseguenze a lungo termine sulla salute per disordini correlati allo stress. Pertanto, i fattori vascolari potrebbero sottostare all’associazione delle malattie correlate allo stress con le malattie neurodegenerative e spiegare la relativa più forte associazione per le malattie neurodegenerative vascolari al confronto con le malattie neurodegenerative primarie. I fattori vascolari potrebbero anche essere implicati nei processi patofisiologici della malattia di Alzheimer peggiorando i sintomi e accelerando la progressione di malattia. Inoltre, la malattia di Alzheimer e la demenza vascolare spesso insorgono simultaneamente e queste diagnosi sono spesso difficili da distinguere clinicamente. In aggiunta al percorso biologico, l’associazione osservata potrebbe anche essere attribuibile a cambiamenti dello stile di vita dopo la diagnosi di disordini correlati allo stress, come aumento del fumo di sigaretta e uso di alcool, abuso di sostanze e disorni del sonno che potrebbero condurre a un alterato rischio di malattie neurodegenerative.

Association of Stress-Related Disorders With Subsequent Neurodegenerative Diseases

Huan Song, MD, PhD; Johanna Sieurin, MSc; Karin Wirdefeldt, MD, PhD; Nancy L. Pedersen, PhD; Catarina Almqvist, MD, PhD; Henrik Larsson, PhD; Unnur A. Valdimarsdóttir, PhD; Fang Fang, MD, PhD

https://jamanetwork.com/journals/jamaneurology/article-abstract/2762514

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