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PARKINSON: DISTURBI PREMONITORI

Fare una diagnosi prima che arrivi il tremore

Il morbo di Parkinson è una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale. È stata descritta per la prima volta nel 1817 da James Parkinson, un medico britannico che pubblicò un saggio su ciò che lui chiamava la paralisi agitante.

Il morbo colpisce più gli uomini delle donne, ma le ragioni di questa discrepanza non sono chiare

In Italia sono circa 25.000 le persone colpite costituendo un grosso onere per la sanità sia in termini puramente economici che medici, anche perché questa malattia ha come conseguenza l’insorgenza di altri disturbi quali la depressione, disturbi del movimento che tendono ad aggravarsi per natura stessa della malattia così come i disturbi del linguaggio. Questi sintomi richiedono una costante attività di riabilitazione che sia fisioterapica o logopedica.

I principali sintomi del Parkinson sono:

  1. tremito, o tremore nelle mani, nelle braccia, nelle gambe, alla mascella, o alla testa,
  2. rigidità degli arti e al tronco,
  3. bradicinesia, ossia lentezza, nei movimenti,
  4. instabilità di posizione o equilibrio indebolito.

Le persone con morbo di Parkinson spesso sviluppano la cosiddetta andatura parkinsoniana che comprende la tendenza a sporgersi in avanti e una ridotta oscillazione delle braccia.

Questi sintomi iniziano gradualmente e peggiorano nel tempo, fino a causare difficoltà nel camminare, parlare o anche solo completare altre semplici azioni.

CAUSE

Mentre la maggior parte delle forme di parkinsonismo sono idiopatiche, ci sono dei casi in cui la causa è conosciuta o sospetta o in cui i sintomi sono causati da un’altra malattia: ad esempio il parkinsonismo può essere causato da cambiamenti nei vasi sanguigni del cervello.

Quello che è certo é che la protagonista assoluta di questa malattia è la dopamina, ossia un neurotrasmettitore essenziale per il controllo dei movimenti corporei che in questi casi viene a diminuire nell’organismo.

Una causa certa di aumento della frequenza di comparsa del morbo di Parkinson è l’età: l’età media dei sintomi iniziali è di 60 anni e l’incidenza sale significativamente con l’aumentare dell’età.

Ci sono poi condizioni e addirittura attività che possono portare all’insorgenza di questa malattia , ad esempio aver subito traumi alla testa per incidenti o per attività sportiva (frequente tra gli ex pugili) o l’essere stati a contatto con sostanze tossiche possono essere causa di Parkinson in età avanzata.

PICCOLI GRANDI SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE

I primi sintomi del morbo di Parkinson sono lievi e si presentano gradualmente, spesso anche per i medici sono di difficile diagnosi, per cui sono gli amici e i familiari del paziente che dovrebbero prestare attenzione ai lievi cambiamenti proprio perchè conoscono meglio il paziente e lo vedono di frequente.

I sintomi del morbo di Parkinson spesso si manifestano inizialmente in una sola metà del corpo (sinistra o destra), ma con il tempo questi si estenderanno a entrambi i lati (anche se spesso i sintomi sono meno gravi in una parte rispetto all’altra.

Nell’immaginario comune il Parkinson è la “malattia del tremore” ma il tremore non è l’unico sintomo nè quello principale e soprattutto non è tra i primi a manifestarsi.

Sintomi precoci possono invece essere:

  • cambiamento dell’espressione facciale che si fà rigida, inespressiva, spesso solo da un lato.
  • Stranezze nei movimenti, le persone potrebbero avere difficoltà a tenere fermo un oggetto in mano o fermarsi all’improvviso mentre stanno camminando.
  • Depressione e sbalzi di umore apparentemente immotivati
  • Probleimi di incontinenza o stitichezza
  • Piccoli movimenti regolari inizialmente al pollice o a un dito della mano
  • Problemi del sonno, possono essere difficoltà ad addormenatrsi, sonno irregolare e carattreizzato da incubi frequenti con probabilità di manifestare i sogni che stanno vivendo scalciando, urlando o aggredendo il compagno di letto; e poi ancora attacchi di sonno improvvisi durante il giorno
  • Vertigini e svenimenti dovuti al calo di pressione sanguigna
  • Eccessiva sudorazione: qauando il Parkinson colpisce il sistema nervoso autonomo, lede la capacità di autoregolamentarsi del corpo, causando dei cambiamenti della pelle e delle ghiandole sudoripare
  • Perdita dell’olfatto: la dopamina è un messaggero chimico che trasporta i segnali tra il cervello, i muscoli e i nervi in tutto il corpo. Non appena le cellule che producono dopamina muoiono, l'olfatto viene compromesso.
  • Scrittura lenta e stretta: Il rallentamento della scrittura è uno dei modi più comuni in cui la bradicinesia si presenta. La scrittura comincia a diventare più lenta e faticosa, e sembra spesso più piccola e più stretta di prima
  • Cambiamento della voce che diventa più flebile e dal tono monotono, anch’essa senza espressione
  • Dolore, intorpidimento o formicolio al collo persistenti.

La diagnosi, anche dei sintomi precoci che spesso compaiono diversi anni prima rispetto a quelli più caratteristici, avviene sempre da parte di un neurologo specializzato nei disturbi del movimento e si basa perlopiù su osservazione clinica.
Esistono anche diversi esami strumentali come la TAC e la RM (risonanza magnetica), ed esami di tipo funzionale come la PET (tomografia ad emissione di positroni) e la SPECT (tomografia ad emissione di fotoni singoli) che offrendo neuroimmagini, consentono una conferma diagnostica

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