I disordini del controllo degli impulsi (ICDs) rappresentano delle serie complicazioni psichiatriche in pazienti affetti da malattia di Parkinson trattati con agenti dopaminergici. Questi comprendono comportamenti compulsivi, ripetitivi, fino a dannosi come gioco, shopping, comportamenti sessuali e alimentazione compulsivi. ICDs sono principalmente indotti dagli agonisti dopaminergici in circa il 17% dei pazienti e più raramente dalla levodopa (6,9%). ICDs possono avere conseguenze drammatiche per i pazienti e i loro familiari con alto rischio di tracollo finanziario, divorzio, perdita del lavoro e conseguenze legali.
Il ruolo di una anormale sensitizzazione del sistema dopaminergico mesolimbico è stato costantemente riportato in ICDs. In aggiunta, numerosi studi di risonanza magnetica (RM) sia anatomica che funzionale in pazienti affetti da malattia di Parkinson e con ICDs hanno mostrato disfunzioni nei circuiti limbici e cortico-subcorticali coinvolti nella gestione del rischi e della ricompensa. Queste anomalie consistono soprattutto in disfunzioni dello striato ventrale e di aree cortico-limbiche così come di anormalità nelle connessioni tra le regioni mesolimbiche e mesocorticali. Molti degli studi presenti in letteratura su questo tema, hanno arruolato pazienti affetti da malattia di Parkinson con varie forme di ICD o solamente con una dipendenza patologica dal gioco d’azzardo.
I meccanismi neurali che sottostanno a ciascun tipo specifico di ICD, così come l’ipersessualità, rimangono da chiarire. Al momento, solo uno studio di RM funzionale ha investigato i circuiti neurali correlati all’ipersessualità nella malattia di Parkinson (PD+HS). Questo lavoro ha mostrato un significativo aumento dell’attività delle regioni limbiche quando a questi pazienti venivano mostrate passivamente immagini erotiche . Tuttavia, nessuno studio, al momento, ha investigato i network cerebrali associati alle decisioni costo/beneficio correlate a stimoli sessuali in pazienti PD+HS.
Per verificare questo, hanno valutato la funzione vestibolare attraverso il riflesso vestibolo-oculare e la soglia di percezione vestibolare durante rotazione prima e dopo prolungata esposizione a stimoli visivi in movimento. Lavori precedenti hanno dimostrato che implementando questo paradigma visuo-motorio è possibile modulare l’eccitabilità della corteccia visiva in individui sani e in pazienti vestibolari e che in questo modo si possano stabilire le interazioni corticali visuo-vestibolari. Pertanto, gli autori hanno previsto che dopo l’esposizione a stimoli visivi in movimento, i pazienti avrebbero mostrato alterazioni vestibolo-oculari e alterata soglia per anormali interazioni visuo-vestibolocorticali.
I processi decisionali consistono nello scegliere tra le opzioni disponibili basando la valutazione sui loro potenziali costi e benefici. Questo processo di valutazione permette al cervello di pesare i benefici e i costi che risultano da una determinata azione e di scegliere l’opzione con il più alto valore soggettivo. Un dominio in cui il processo di valutazione si è provato particolarmente efficiente è il delay discounting, che si riferisce all’evidenza che gli animali tendono a preferire una ricompensa immediata piuttosto che una differita. Gli autori hanno ipotizzato che l’ipersessualità nella malattia di Parkinson, includa un sistema di valutazione disfunzionale quando vengono considerate opzioni correlate a stimoli sessuali.
In accordo con la teoria della sensitizzazione della dipendenza, esiste una sensitizzazione o ipersensibilità alla droga o a stimoli ad essa associati. La sensitizzazione all’incentivo produce un bias nei processi di attenzione verso gli stimoli associati alla droga e una patologica motivazione verso la droga stessa. Ad esempio, un fumatore in astinenza, attribuisce un più alto valore a stimoli correlati alle sigarette che a stimoli neutri.
Similmente, gli autori hanno testato se i pazienti PD+HS siano ipersensibili a stimoli erotici, correlati quindi alla loro specifica dipendenza, conducendo a un disequilibrio critico nell’incentivare la motivazione per ricompense erotiche.
E’ stato utilizzato un modello basato sulla RM funzionale e un paradigma delay discounting con un ritardo reale (attesa di alcuni secondi) come costo e la vista di stimoli erotici per un lasso di tempo maggiore come ricompensa, per valutare in modo specifico i meccanismi neurali e comportamentali coinvolti nella valutazione della ricompensa primaria in PD+HS. Gli autori avevano dimostrato in precedenza che giovani uomini eterosessuali accettano l’attesa per vedere immagini erotiche per più tempo e hanno identificato nello striato ventrale e nella corteccia prefrontale ventromediale i componenti chiave coinvolti nel delay discounting di immagini erotiche. Usando un paradigma simile, hanno ipotizzato che i pazienti PD+HS avrebbero mostrato una riduzione del delay discounting per un rafforzato incentivo all’attesa per vedere le immagini erotiche più a lungo e una differente attività nel sistema di valutazione rispetto ai pazienti con malattia di Parkinson, ma senza ipersessualità e ai controlli sani. Inoltre, poichè ICDs, inclusa l’ipersessualità, sono spesso considerate come effetti collaterali della terapia dopaminergica, è stato testato se la medicazione dopaminergica in PD+HS moduli la valutazione soggettiva dell’opzione che conduce al ritardamento della ricompensa erotica.
Sono stati arruolati 27 pazienti destrimani di sesso maschile, di cui 13 presentavano ipersessualità, e 14 controlli sani. I soggetti dovevano pesare il costo-beneficio di ciascuna opzione basandosi sia su un indizio sfocato di un’immagine erotica che sul livello di attesa proposto (tra i 3 e i 9 secondi). Più lunga l’attesa, più a lungo l’immagine non sfocata veniva in seguito mostrata. Questo compito cognitivo è stato somministrato durante l’acquisizione di immagini di RM funzionale; per i pazienti PD sono state effettuate due sessioni: una on medication e una off.
I risultati hanno mostrato che, a livello sistemico cerebrale, esiste un’alterazione dei processi di valutazione nei soggetti PD+HS, influenzata da stimoli sessuali e medicazione dopaminergica con un coinvolgimento principalmente della corteccia cingolata anteromediale e posteriore.
Viene, inoltre, chiaramente dimostrato che i pazienti PD+HS accettano di attendere di più per vedere immagini erotiche più a lungo, pertanto hanno presentato meno delay discounting rispetto ai PD senza ICD e ai controlli sani. Questo sembra in contraddizione con numerose linee di evidenza che mostrano che i pazienti PD con ICD mostrano un aumento del delay discounting monetario, che forse riflette un’alta impulsività per guadagnare rapidamente denaro con il gioco d’azzardo. L’evidenza emersa, enfatizza il fatto che le ICD non possano essere considerate come una classe unitaria di disordini psichiatrici caratterizzati dall’impulsività, ma che i pazienti PD che presentano ipersessualità, shopping compulsivo o gioco d’azzardo patologico, si comportano in modo differente in distinti compiti di delay discounting utilizzando diversi tipi di ricompensa. Mentre piccole somme di denaro nell’immediato sono viste come un’opzione migliore, rispetto a somme più cospicue successivamente per la necessità di avere denaro da poter giocare immediatamente, i PD+HS possono essere pronti ad attendere alcuni secondi per avere a disposizione immagini erotiche per più tempo. In modo consistente a questa interpretazione, i PD con alimentazione compulsiva non mostrano aumento del delay discounting, mentre i compratori compulsivi si. Questo indica che sia il comportamento che la patofisiologia possano differire in accordo al tipo di ICD, possibilmente perchè distinti substrati neurologici corrispondono a distinti tipi di ricompensa.
Esplorando il contribuito rispettivamente della valutazione dell’indizio e del ritardo per ottenere la ricompensa, l’attività dello striato ventrale diminuiva in funzione della valutazione dell’indizio nei PD+HS, al contrario di quanto osservato nei PD non HS e nei controlli sani, che hanno mostrato aumento dell’attività con valutazioni più elevate. Questo indica una disfunzione nella valutazione del valore incentivante dell’indizio sfocato nei PD+HS, nonostante l’aumento della volontà di aspettare per vedere immagini erotiche più a lungo. Questa evidenza è di grande interesse rispetto al ruolo dello striato ventrale nella motivazione, in quanto si sa che normalmente correla positivamente con le valutazioni soggettive nei soggetti sani.
Per quanto riguarda gli effetti della terapia dopaminergica, nelle sessioni ON, i pazienti, hanno mostrato aumento della risposta mesolimbica, ma anche un’attenuata reattività del sistema della ricompensa in OFF.
Wait and you shall see: sexual delay discounting in hypersexual Parkinson’s disease
Romuald Girard, Ignacio Obeso, Ste´phane Thobois, Seongmin A. Park, Tiphaine Vidal, Emilie Favre, Miguel Ulla, Emmanuel Broussolle, Paul Krack, Franck Durif and Jean-Claude Dreher
https://academic.oup.com/brain/article-abstract/142/1/146/5258048?redirectedFrom=fulltext