L'elettromiografia è una procedura diagnostica finalizzata alla valutazione dello stato di salute dei nervi periferici e dei muscoli scheletrici.
Dal punto di vista strumentale, prevede l'utilizzo di alcuni elettrodi e di un'apparecchiatura computerizzata particolare (l'elettromiografo), capace di registrare i segnali nervosi che percorrono i motoneuroni e arrivano fino ai muscoli. Tutto ciò viene trasformato in un grafico che, una volta concluso l'esame diagnostico, verrà interpretato da un medico. L’esame completo è costituito da due fasi: l'elettromiografia (EMG) e l'elettroneurografia (ENG), entrambe sono metodiche neurofisiologiche che vengono utilizzate per studiare il sistema nervoso periferico (SNP) dal punto di vista funzionale.
Rappresenta un metodo affidabile in grado di dare informazioni sulla funzionalità del Sistema Nervoso Periferico. E in particolare su patologie a carico di radici nervose (discopatie, ernia del disco), plessi nervosi, nervi periferici (neuropatia periferica) placca neuromuscolare (miastenia) e muscoli (distrofia).
Se l'esame neurologico evidenzia un deficit a carico del sistema nervoso periferico, l'elettromiografia rappresenta un mezzo indispensabile per approfondire la diagnosi in quanto permette di chiarire la sede di lesione, l'entità e il tipo di lesione.
In genere, viene praticata quando un individuo lamenta formicolio, intorpidimento, debolezza muscolare, crampi, spasmi o paralisi in un particolare distretto anatomico
La neuropatia periferica è la condizione morbosa che risulta da un deterioramento e da un cattivo funzionamento dei nervi periferici.
La neuropatia ha diverse cause, tra queste, merita una citazione particolare il diabete mellito, in quanto, nei cosiddetti Paesi del Mondo Occidentale (quindi anche in Italia), è con molta probabilità uno dei fattori scatenanti principali. Tuttavia ci sono altre condizioni causali, quali ad esempio, patologie infiammatorie, infezioni da virus o batteri, tumori e chemioterapie, anemia, abuso di alcol e altre sostanze, e patologie genetiche.
I sintomi principali sono:
La diagnosi della neuropatia da parte del medico specialista passa prima di tutto attraverso un’indagine accurata della sintomatologia e la storia clinica del paziente; in seguito possono venire prescritti esami quali esame del sangue, esami di diagnostica per immagini (TAC e risonanza magnetica), un'elettromiografia, la biopsia di uno o più nervi e/o una biopsia cutanea.
Un iter diagnostico accurato permette di stabilire non solo le caratteristiche della neuropatia periferica in atto, ma anche la causa che l'ha scatenata. Contatta la nostra segreteria per conoscere orari, tariffe e tempistiche delle prestazioni