Molte malattie neurologiche sono significativamente influenzate dallo stile di vita e ad oggi la prevenzione è una delle poche e uniche armi che abbiamo a disposizione.
La DEMENZA è una patologia cronica degenerativa dell'encefalo, che determina un progressivo deterioramento delle funzioni cognitive superiori. La demenza viene provocata principalmente dal verificarsi di una delle seguenti situazioni. La morte delle cellule nervose cerebrali o il loro malfunzionamento.
La demenza può essere anche precoce, manifestandosi anche in età presenile, pur presentandosi come un problema rilevante nella popolazione anziana.
L'esordio dei sintomi abitualmete è caratterizzato da un calo della memoria a breve termine, cioè della capacità di ricordare gli eventi recenti, mentre di solito la memoria per gli eventi passati è conservata. Progressivamente anche altre funzioni cerebrali possono essere coinvolte, tra cui il linguaggio, la capacità di ragionare, orientarsi o risolvere problemi complessi. In alcuni casi si presenta anche un’alterazione della personalità.
Esistono tre stadi di demenza. Quello iniziale, quello intermedio e quello avanzato.
Allo stadio iniziale si hanno piccoli problemi di memoria, lievi difficoltà di linguaggio o comprensione e tendenza alla passività.
Allo stadio intermedio si presentano peggioramento dei sintomi iniziali, problemi visivi, confusione, instabilità emotiva lieve.
Infine allo stadio avanzato, si ha una perdita quasi totale o totale delle proprie capacità cognitive, incontinenza, difficoltà a deglutire e perdita del controllo motorio.
Il MORBO DI ALZHEIMER è la più comune forma di demenza degenerativa
Chi soffre del morbo di Alzheimer ha forti disturbi delle memoria recente, avverte difficoltà di orientamento nello spazio e nel tempo, accusa problemi di concentrazione, in genere i sintomi si sviluppano lentamente e peggiorano con il passare del tempo, diventando talmente gravi da interferire con le attività quotidiane.
La malattia di Alzheimer è divenuta l’”epidemia silente” del Terzo millennio, colpisce un elevato numero di persone.
Le terapie farmacologiche attualmente a nostra disposizione, non sono in grado di modificare il decorso naturale delle patologie degenerative. Ad esempio i farmaci anticolinesterasici, ampiamente utilizzati in questo campo, agiscono ritardando l’insorgenza di alcuni sintomi, o migliorando la funzionalità del paziente, ma non influiscono in alcun modo sull'andamento progressivo della patologia.
Come fare quindi?
La prevenzione è la nostra unica arma
Definire i singoli fattori di rischio rappresenta una prevenzione efficace sul piano globale. Si tratta di agire su elementi che possono essere controllati in tutto o in parte; al contrario , altri fattori come l’età e la genetica non sono per definizione modificabili.
Studi scientifici dimostrano come le patologie cardiovascolari hanno un'influenza significativa sul rischio di sviluppare una demenza in età senile e pre-senile.
In particolare sono stati studiati i rapporti tra pressione alte, aterosclerosi, fibrillazione atriale, diabete, sindrome metabolica e demenze; sebbene i dati non siano sempre lineari si conferma con sicurezza che vi è un aumento del rischio di malattia quando l’individuo è portatore di alcune condizioni che compromettono la funzione cardiaca e cerebrovascolare.
Alimentazione corretta, attività fisica, astensione dal fumo e droghe non sono consigli banali ma preziosi accorgimenti, semplici da mettere in pratica,c he possono realmente prevenire e ritardare l’insorgenza della Malattia di Alzheimer.
La salute inizia dal CERVELLO, è uno degli organi più vitali del corpo e ha bisogno di cure e attenzione
Consigli pratici:
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