Il mal di testa (o cefalea, in termini medici) è una delle patologie più frequenti del genere umano ma nonostante ciò è spesso misconosciuta dal paziente, mal diagnosticata dal medico e, conseguentemente, non debitamente curata. Spesso la cefalea genera nel paziente timori di gravi malattie, eppure nella maggior parte dei casi è di tipo benigno, cioè senza una causa organica riconoscibile e viene pertanto definita cefalea primaria.
Pochi sanno che la diagnosi è puramente clinica. In altri termini, dopo che il paziente sia stato sottoposto ad un esame medico di tipo generale e ad un esame neurologico, solo il colloquio attento ed approfondito consentirà di ricostruire le caratteristiche specifiche di un certo tipo di cefalea.
A detta degli esperti, anche se l'alimentazione non può e non deve essere ritenuta causa primaria del mal di testa, alcune sostanze di origine alimentare contribuiscono ad esacerbarne i sintomi, scatenando attacchi di emicrania in individui predisposti.
Nonostante la dieta sia ben lontana dal rappresentare una terapia, per tenere sotto controllo il disturbo è però importante individuare ed eliminare dalla propria tavola alcuni alimenti "pericolosi". L'elenco dei cibi "proibiti" è in realtà molto lungo, ma è pur vero che troppo spesso viene inquinato da leggende metropolitane, convinzioni soggettive ed altri elementi privi del minimo fondamento scientifico. Vediamo allora una lista dei cibi più frequentemente chiamati in causa nella comparsa del mal di testa:
Formaggi, in modo particolare quelli molto stagionati o fermentati
Cioccolato, cacao, frutta a guscio
Agrumi, pomodori, crauti, lamponi
Banane, avocado, fichi, prugne
Hot Dogs e carni stagionate, inscatolate, conservate o trattate (salsicce, salumi, pesce secco salato)
Glutammato monosodico (un esaltatore di sapidità contenuto soprattutto nei dadi da brodo, nella salsa di soia, in alcuni snack e nei preparati per zuppe; molto utilizzato nei ristoranti cinesi)
Aspartame (un dolcificante), nitriti (conservanti utilizzati soprattutto nei salumi e nelle carni in scatola) e solfiti (additivi presenti nei vini)
Cibi grassi e fritture
Gelato o altri alimenti freddi
Yogurt e panna acida
Aringhe e frutti di mare
Bevande contenenti caffeina: caffè, the, bibite tipo cola (oltre i due bicchieri)
Carenza di caffeina rispetto al consumo abituale
Bevande alcoliche, in modo particolare vino rosso e birra
A parte qualche accortezza quotidiana rimane fondamentale, comunque, non generare pericolosi allarmismi estremizzati; troppe persone, infatti, si privano di alimenti sospetti senza avere alcuna certezza sul loro ruolo nella comparsa del disturbo di cui soffrono. Considerata l'ampia diffusione di certe abitudini alimentari, ormai radicate nella nostra società moderna (aperitivi, cioccolatini, gelati o stuzzichini vari), questo genere di comportamento può addirittura causare una sorta di inutile e pericolosa emarginazione sociale.
Intanto diamo qualche consiglio invece su cosa si può mangiare e menzioniamo tre alimenti che possono costituire un ottimo toccasana contro il mal di testa: