Cenni sulla Reflessologia Plantare:

I piedi, simbolicamente, rappresentano per l'uomo ciò che le radici rappresentano per gli alberi, cioè la base su cui poggia il corpo e attraverso la quale l'individuo è ancorato al suolo; il modo in cui il soggetto è fisicamente a contatto con il terreno si riflette spesso anche in campo emotivo .
Purtroppo, al giorno d'oggi, si tende a dare poco valore ai piedi, ad esempio costringendoli in calzature “alla moda”; le mani possiamo metterle ovunque, i piedi invece sono nascosti ed in essi si cela la più grande delle magie del viaggiare: “l'andatura”
Dobbiamo, pertanto, trattare i piedi con cura e rispetto poiché rappresentano il nostro secondo cuore, una seconda pompa periferica (venosa e linfatica) infatti, quando camminiamo, il sangue, tramite una compressione ritmica plantare, ritorna verso il centro.

E' una tecnica millenaria le cui origini si perdono nella notte dei tempi, (parliamo infatti di Antico Egitto) e si basa sulla digitopressione di determinati punti riflessi sotto la pianta del piede che corrispondono “energeticamente” a determinati organi del corpo; apporta benessere all'intero organismo in quanto alla base si lavora sul rilassamento.
La Reflessologia Plantare rientra tra le discipline olistiche “non alternative” ma “complementari all'attività del medico; il reflessologo non può sostituirsi al medico, fare diagnosi o prescrivere cure.

“Sedersi ai piedi di qualcuno è un atto di amore, umiltà e professionalità”.......

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