L'ictus (dal latino "colpo", stroke in inglese), conosciuto anche come apoplessia, colpo apoplettico, accidente o insulto cerebrovascolare, o attacco cerebrale, si verifica quando una scarsa perfusione sanguigna al cervello provoca la morte delle cellule.

Vi sono due tipi principali di ictus, quello ischemico, dovuto alla mancanza del flusso di sangue, e quello emorragico, causato da un sanguinamento; entrambi portano come risultato una porzione del cervello incapace di funzionare correttamente. I segni e i sintomi di un ictus possono comprendere, tra gli altri, l'incapacità di muoversi o di percepire un lato del corpo, problemi alla comprensione o all'esprimere parole o la perdita di visione di una parte del campo visivo.

L’ictus è una grave emergenza medica, che richiede interventi tempestivi. Può causare anche danni cerebrali permanenti, disabilità croniche e perfino la morte.

Se invece i sintomi durano meno di una o due ore, l'episodio viene chiamato attacco ischemico transitorio (TIA).

Il principale fattore di rischio per l'ictus è la pressione alta, mentre altri possono essere il fumo di tabacco, l'obesità, il colesterolo alto, il diabete mellito, un precedente TIA e la fibrillazione atriale. L'ictus ischemico è tipicamente causato da un blocco di un vaso sanguigno,[5] l'ictus emorragico invece può verificarsi in conseguenza della rottura di un aneurisma cerebrale.[5]

La diagnosi viene generalmente formulata attraverso l'esame clinico. Le tecniche di neuroradiologia, in particolare la TAC , la risonanza magnetica (RM), e l’Ecodoppler dei vasi epi-aortici (Ecodoppler TSA) risultano fondamentali per confermare il sospetto clinico, escludere altre patologie, caratterizzare e quantificare le lesioni, pianificare il trattamento.

Altri test, come un elettrocardiogramma (ECG) e gli esami del sangue sono solitamente eseguiti per determinare i fattori di rischio e per escludere altre possibili cause.

Il trattamento dell'ictus spesso richiede il ricorso a cure d'emergenza

La riabilitazione delle disabilità residue è fondamentale per il recupero parziale o completo dei deficit, sia motori che del linguaggio, e spesso si avvale della collaborazione di più figure professionali, quali il Neurologo, il Fisiatra, il Fisioterapista, il Logopedista, il Terapista Occupazionale e il Neuropsicologo.

Tecniche di Neurostimolazione e Neuromodulazione cerebrale sono un supporto fondamentale al recupero funzionale.

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